Vi siete mai chiesti che fine fanno i capelli quando cadono da una testa?
È l’interrogativo che la piccola Matilde rivolge all’amato papà, mentre rimira la sua zucca pelata, lucida come una biglia, “deserta come una piazza senza monumenti”. È così che Matilde scopre la terribile storia del Mostro Mangiacapelli! Chi è quella creatura diabolica che si intrufola nelle case addormentate per fare scorpacciate di barbe e capelli? Come si potrà far fronte al grande pericolo di cui ormai parlano tutti? Viene chiamato un vero cacciatore di draghi dalla Normandia e gli viene affidato il compito di catturare il Mostro e liberare il paesino dalla terribile minaccia! È stato creato un allarmismo esagerato?
PER PARLARE DI:
• Tendenza alla facile demonizzazione dell’altro.
• Diversità come pregio.
• Importanza di sane letture.
CLASSE DI RIFERIMENTO:
Bambini di classe 2° e 3°.
COME LAVORARE SUL TESTO:
Il libro ci porta a riflettere, con grande abilità narrativa, su diverse tematiche importanti per la crescita di ogni bambino: la paura del diverso, del nuovo, la tendenza a identificare il diverso con il “mostro”.
La lettura del testo e la successiva discussione ci permette di:
• incoraggiare comportamenti di apertura, di comunicazione e di solidarietà;
• superare i pregiudizi nei confronti della diversità;
• percepire la diversità come arricchimento.
Marco Moschini scrive per divertire i bambini, ance quelli dei Paesi lontani. Infatti un asua fiaba è arrivata perfino in Russia. Per lui le parole sono giocattoli magici: a forza di rimbalzare e rotolare nella mente, possono realizzare i sogni.