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Cinzia Capitanio racconta “Lo scrigno delle farfalle”

Una mente sana in un corpo sano

Una domanda che i bambini fanno all’inizio di ogni incontro è: – Perché hai scritto “Lo scrigno delle farfalle”? È una domanda che mi piace. Mi diverto a rispondere perché è come svelare un piccolo segreto sussurrandolo alle orecchie curiose dei giovani lettori. 

Ho inventato questa storia perché mi è stato proposto di provare a scrivere un racconto che parlasse di alimentazione… ma la parte curiosa non è questa! Il fatto è che non ero per niente convinta di avere delle buone idee. Ovunque si sente parlare di cibo: nelle trasmissioni televisive, nelle pubblicità, nei giornali… In libreria c’è sempre uno scaffale in bella vista con libri di cucina ricchi di consigli, ricette, combinazioni nuove di alimenti… Forse perché ho una famiglia numerosa e cucinare non mi piace troppo ma, quando vedo pentole, cucchiai e piatti, mi viene un certo malessere.

All’idea di cominciare un racconto sull’alimentazione, perciò, sono andata in crisi proprio come farebbe un bambino di fronte ad un compito inaspettato assegnato dalla maestra. Ecco l’idea!!! È così che è nata! Giulio, il protagonista della mia storia, all’inizio del libro si trova a dover fare una ricerca sull’alimentazione e, al solo pensiero, si incupisce e diventa triste perché avrebbe preferito studiare qualcos’altro e non sa da dove cominciare.

Nel momento in cui le mie emozioni sono diventate quelle del personaggio che avevo creato, tutto è diventato più semplice. Ho capito che sarei riuscita a scrivere il racconto. Decisi, però, che lo avrei fatto a modo mio. Attraverso il tema dell’alimentazione avrei affrontato anche altri aspetti della vita dei bambini: l’amicizia, l’accettazione di sé stessi e degli altri, la conoscenza del corpo umano, l’incontro fra culture diverse, il bullismo… Ho cominciato a studiare la cultura cinese cercando informazioni nei libri e, in quindici giorni, il racconto, che pensavo di non riuscire a scrivere, ha preso vita.

Un’altra domanda che mi fanno i bambini che non hanno ancora letto il libro è: – Perché hai scelto il titolo “Lo scrigno delle farfalle”? In questo caso rispondo sorridendo: – Se ve lo dicessi sarebbe come se svelassi la fine di un cartone animato o di un film prima che abbiate avuto la possibilità di vederlo. Vi toglierei il piacere di guardarlo! Il titolo è un segreto che scoprirete solo se sarete così curiosi e tenaci da arrivare fino all’ultima pagina della storia di Giulio e Ji perciò… buona lettura!

Cinzia Capitanio

Cinzia Capitanio vive a Vicenza. È laureata e insegna da molti anni nella scuola primaria. Adora leggere e raccontare storie perché i libri sono un mezzo meraviglioso per viaggiare con la fantasia, sognare, ridere e pensare.

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