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La tovaglia in fiore

Referente: Angela Del Casale

Scuola: Scuola dell'infanzia di Pettoranello Del Molise (I.Comprensivo Molise Altissimo di Carovilli) – isernia
Classe: Sezione eterogenea

Descrizione:

Racconta la storia di una famiglia di fiorai che da un giorno all’altro non può più occuparsi dei fiori, perchè costretta a stare in casa. Con una strategia riuscirà a sopravvivere al lockdown. E’ una storia contemporanea perchè la tovaglia per antonomasia è il simbolo della convivialità che per lungo tempo è stato un miraggio.

C’era una volta una famiglia di fiorai, nel paese conosciuta come la famiglia “FiORI BELLI”. Era composta dal papà: Tulipano, la mamma: Margherita e il figlio: Giacinto. Il piccolo di casa aveva adottato anche un simpatico cagnolino Rorò e una gattina assai birbona Sasà.
Ogni mattina, il signor Tulipano tirava fuori dal garage la macchina, salivano su e andavano nel loro giardino, dove coltivavano tantissimi fiori, fiori di tutti i colori, fiori dai mille profumi. Appena il papà spegneva il motore dell’auto Giacinto con Rorò e Sasà iniziavano a correre e rincorrersi, giocano e si divertivano a tuffarsi nell’erba, come se stessero al mare. Qualche volta raccoglievano anche i fiori più belli per regalarli a mamma Margherita.
Un bel giorno, anzi no, un brutto giorno, mentre erano tutti lì ad innaffiare i fiori, arriva una macchina, si ferma proprio di fronte alla loro. Scende un signore dall’ aria piuttosto severa: “Carissimi signori da oggi non potete più venire in questo giardino a prendervi cura dei fiori. NON SI Può.”
Tutti iniziano a disperarsi, a piangere. Giacinto, dopo averci pensato su corre dai suoi genitori e con aria soddisfatti dice loro: “mamma, papà, ho un’idea! Raccogliamo tutti i nostri fiori, li portiamo a casa, li attacchiamo sulla nostra tovaglia, quella bianca e brutta che abbiamo in cucina, così non si seccheranno mai più”
Tulipano e Margherita si guardano negli occhi e insieme dicono: “Che bella idea che hai avuto Giacinto… faremo proprio come ci hai suggerito tu”.
Raccolgono insieme tutti i fiori, li caricano in macchina, tornati a casa li attaccano sulla tovaglia bianca e così da quel giorno i fiori avrebbero colorato e profumato tutta la casa e loro, continuarono ad essere chiamati in paese la famiglia dei FIORI BELLI.

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