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Kamishibai: uno strumento di Pace

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Kamishibai: una data importante da ricordare.

Il World Kamishibai Day si celebra il 7 dicembre, un giorno non casuale. Infatti è anche il giorno in cui i giapponesi attaccarono la Marina degli Stati Uniti a Pearl Harbor nel 1941. Da quel giorno la seconda guerra mondiale diventò realmente planetaria.
È proprio per questo che l’Associazione Internazionale Kamishibai del Giappone (IKAJA) ha scelto questo giorno, perché il popolo giapponese desidera la pace e il kamishibai è uno strumento di pace.
Quale miglior antidoto alla paura, ai conflitti, alle guerre se non quello che ci viene dalle storie?

Capiamo come utilizzare al meglio questo strumento speciale in classe!

Kamishibai: divertimento e motivazione.

Il Kamishibai rappresenta uno strumento didattico molto interessante per la sua capacità di attirare i bambine e bambini e di suscitare in loro emozioni. Chiaramente anche proporre una storia in maniera tradizionale mobilita emozioni e cattura l’attenzione, tuttavia, il Kamishibai nella sua progettazione risulta essere molto più stimolante e divertente.

Il fatto che gli insegnanti si posizionino dietro al teatrino e leggano, o meglio interpretino, il testo della storia è un approccio diverso per introdurre i bambini alla lettura, per stimolarli, per arricchire lo scambio e l’iterazione didattica. Raccontare storie contribuisce a rendere più sereno e rilassato il clima d’aula favorendo l’apprendimento stesso.

Usare il Kamishibai nella didattica non significa sostituire o eliminare l’utilizzo di storie e racconti tradizionali ma si pone come uno strumento didattico alternativo capace di stimolare la motivazione. Sappiamo benissimo il ruolo che riveste la motivazione nell’apprendimento e quanto sia importante, in un’ottica costruttivista, mettere il bambino al centro facendolo diventare il vero protagonista dell’apprendimento.

Kamishibai: effetto magia!

In aggiunta, utilizzare il Kamishibai in aula ha la capacità di creare un effetto magico e creare suspence. Il tutto è possibile grazie all’effetto sorpresa creato dal teatrino (e dagli insegnanti!). Il movimento delle tavole fa in modo che i nostri piccoli spettatori pensino, riflettano e cerchino di immaginare cosa potrebbe succedere nella tavola successiva, andando così a lavorare sulla capacità di anticipazione e sulla capacità di mantenere un livello di concentrazione adeguato.

Si tratta di una vera e propria interpretazione perché chiaramente non è sufficiente avere delle storie accattivati e delle belle tavole ma riveste un ruolo determinante il modo con cui interpretiamo la storia, in sostanza come la recitiamo, il tono di voce che decidiamo di dare ai personaggi e anche il ritmo con cui passiamo alla tavola successiva.

Vuoi partecipare al concorso Kamishibai Raffaello dedicato alla Scuola dell’Infanzia?

Puoi vincere tanti premi per arricchire la biblioteca della tua sezione: visita la pagina dedicata, scarica il regolamento e partecipa con il tuo progetto!

Inoltre scopri la formazione dedicata al Kamishibai!

Un incontro formativo, insieme a Marta Bartolucci e a Tania Primucci, per scoprire insieme un modo diverso di leggere con bambine e bambini creando un’atmosfera quasi teatrale attraverso lo strumento del Kamishibai.

Appuntamento al 25 gennaio ore 17.00.
Iscriviti all’incontro!

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